mercoledì 23 luglio 2008

Palermo Palermo

All'affermazione "Vengo da Palermo" chissà perché tutti sentono il dovere di dire qualcosa.
Fino ad oggi ho collezionato le seguenti risposte:

- 112 "Mio padre è siciliano"
- 84 "Mia madre è siciliana"
- 71 "Mio zio è siciliano"
- 50 "Ma Palermo Palermo?"
-35 "Miiiiiinchia"
- 32 "Melanzane al forno"
- 24 "Che il mare poi è splendido"
- 21 "Aaaaaaah"
- 19 "Uuuuuuuh"
- 8 "Cefalù"
- 2 "Aeroporto Falcone-Borsellino"
- 1 "Alliccalicca"
- 1 "La Favorita"
- 1 "Luca Toni"

Alla luce di queste risposte, ecco i punti oscuri che mi perseguitano:
1) Che ovunque vado c'è sempre la possibilità di scoprire qualche lontano parente
2) Che Palermo Palermo non esiste, mi sono documentato ma niente, esiste solo Palermo una volta sola. Non si capisce perché dovrei venire da Palermo Palermo, se dico Palermo.
Comunque sto imparando a dire fin da subito "Vengo da Palermo Palermo", la gente adesso mi pare più contenta.
3) Che c'entra Cefalù.
Se chiedo a uno "dove sei nato" e lui mi dice "Roma", non gli dico "Ariccia".
Ma soprattutto senza aggiungere altro.
Cefalù. Punto.
Ma che è? un gioco? devo dire un'altra città per continuare la conversazione? Boh.

venerdì 18 luglio 2008

Matrimonio alla siciliana

E così anche mia cugina si è sposata... io e mio fratello siamo gli unici dei "piccoli" del parentado a tenere duro (vai fratè!).
Tra mia zia che mi vorrebbe usciere, impiegato alle poste o al massimo "grafico comunale", la cena deliziosa a base di pesce, ce ne siamo tornati a casa con in testa le parole di un prete "ontologiamente" degno di Holliwood.
Vedere per credere.